Come e perchè nasce il progetto la La Casa ComuneIl progetto de La Casa Comune nasce in via sperimentale nel 2013, quando La Comune si è posta il tema di come poter rendere praticabile il diritto ad una vita indipendente per i giovani con disabilità intellettiva-relazionale.Non ci capacitavamo che le ipotesi per questi giovani potessero essere o restare in famiglia senza mai la possibilità di diventare “adulti”, o andare in una comunità, dove “indipendenti” non lo si diventa mai.Infatti anche per i giovani con disabilità il percorso verso la vera indipendenza passa attraverso l’uscita dalla casa dei genitori, la progressiva autonomia nella vita quotidiana e l’inserimento nel mercato del lavoro: questi sono gli obiettivi del progetto La Casa Comune.Le parole chiave su cui abbiamo voluto elaborare il progetto sono state:
La Casa Comune si fonda sul valore di promozione della persona a partire dalle risorse della stessa, dal riconoscimento dei giovani e delle giovani disabili in quanto persone adulte e portatrici di esigenze di autonomia ed autodeterminazioni.Il progetto si fonda sulla convinzione che la convivenza tra persone differenti sia oltre che possibile, auspicabile, divenendo valore aggiunto per ciascuna delle persone coinvolte tanto a livello individuale quanto rispetto al gruppo di inquilini: valore fondante è quindi la reciprocità.Si ritiene infatti che debbano sempre più sostituirsi soluzioni volte alla creazione di condizioni il più possibili simili alla normalità, esperienze che sebbene protette, non ledano al benessere psico-fisico delle persone (specialmente se in condizioni di fragilità) e che garantiscano la promozione e la tutela di una buona qualità della vita.
Convivenza tra pariLa Casa Comune offre la possibilità di condividere la quotidianità della vita in casa tra i giovani normodotati e i coetanei con disabilità.
I coinquilini (che oggi sono studenti, ma un domani saranno lavoratori, adulti, pensionati in base ai beneficiari del progetto) non hanno funzioni educative, ma di stimolo e di esempio.
I coinquilini cambiano ogni anno, per mantenere la centralità del progetto sui beneficiari con disabilità.
Equipe multidimensionale non residente
L’équipe che segue la parte educativa del progetto è composta da pedagogisti ed educatori non residenti: questo permette di superare in maniera innovativa l’assistenza tradizionale, evitando che La Casa Comune sia vissuta dai beneficiari come un centro diurno o un’esperienza di comunità.
Progetto educativo individualizzato
L’équipe multidimensionale sviluppa un percorso educativo individualizzato per ogni beneficiario del progetto. Gli obiettivi di autonomia e autodeterminazione di ogni giovane coinvolto sono studiati individualmente, condivisi e monitorati costantemente. Nel progetto educativo, inoltre, non sono solamente compresi i traguardi raggiungibili all’interno della Casa, ma anche tutto quello che riguarda l’esterno: fra tutti, la nuova relazione con la famiglia di origine e con l’ambiente lavorativo/centro diurno
Documenti e approfondimenti
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