Judo per giovani e adulti
Il Judo è una disciplina educativa che mira al miglior impiego dell’energia fisica e mentale.
Cos'è il judo?
Il M° Koizumi affermava che il Judo ha la natura dell’acqua e come l’acqua si adatta alla forma del recipiente che lo contiene. E se il “recipiente” è una persona, il judo deve sapersi adattare a questa e non viceversa.Il judo vuole essere un mezzo per unificare il proprio essere, si usa dire: unificarsi in corpo, mente e cuore, intendendo i tre stadi (fisico, intellettivo ed emotivo) che spesso non abbiamo in armonia.
Il judo sceglie una delle vie più difficile: quella di armonizzarsi con sé stessi e quindi con il Tutto attraverso il combattimento per la vita e per la morte contro un altro essere umano.Ma è proprio in questa contrapposizione che c’è nascosta la sfida: la dualità con l’altro si annulla nel momento in cui si coglie che la propria azione scaturisce spontanea, “sincera”, senza contro intenzioni mentali, senza emozioni negative.Allora l’altro non è più l’avversario, l’ipotetico nemico, ma di colpo si svela per un altro che persegue il nostro stesso cammino, un altro che ci è indispensabile per il nostro cammino, che ne è anzi strumento essenziale.
E l’unificazione di sé stessi si scopre che andrà di pari passo con un sentimento di armonia con il Tutto, un “Tutto” che comprende tutti gli esseri, tutte le cose, tutte le emozioni, tutti i pensieri. Il pensiero di un Maestro giapponeseVorrei che, mentre i bambini fanno Judo, le loro
madri parlando fra loro dicessero:
“Se paragoniamo il Judo con il calcio o il basket
sembra essere poco interessante e difficile da
capire. Però le persone che praticano Judo sono
ben diverse. Il Judo è sviluppo dell’individuo e
l’educazione per il genere umano è la cosa più
importante”.
Le persone che fanno Judo non sono gente che si mette a urlare. Una cosa
importante è che vedendo i maestri e tutti coloro che sono legati al mondo del
Judo, molte persone dovrebbero comprendere che il Judo è una forma di
educazione e non uno sport."
Yamashita Yasuhiro 8° Dan
Le finalità educative del judo
Il Judo nasce alla fine dello scorso secolo in Giappone, per merito del prof. Jigoro Kano.Il prof. Kano era un uomo di notevole cultura, preside del I° Liceo di Tokyo, ed in seguito collaboratore del Ministero dell’Educazione e fra i principali estensori della proposta di riforma scolastica giapponese poi adottata dal Governo.
Kano sosteneva che all’educazione intellettuale, punto centrale della visione scolastica occidentale, andasse affiancata un’educazione fisica , e soprattutto un’educazione morale.
Il compito dell’educazione morale deve essere quello di invogliare i giovani alla mutua collaborazione dando sempre il meglio di sé stessi.Una scuola che desse solo un’educazione intellettuale (ovvero un’istruzione) assolverebbe solo al compito di formare degli uomini validi nel proprio campo lavorativo, ma una scuola che inculcasse anche un principio morale potrebbe produrre anche uomini in grado di contribuire positivamente alla società e non solo a sé stessi.
Il superamento degli istinti egoici diventa quindi basilare nella visione educativa del prof. Kano.
Ma il compito di “educare” non può essere demandato agli insegnanti di materie letterarie o scientifiche, giacché le loro resterebbero inevitabilmente delle parole.
Un’educazione non si può presentare a dei giovani con delle parole ma va presentata e fatta capire attraverso il fisico.La cosa può stupire, ma siamo tutti concordi nel ritenere che la mente ha dei tempi veloci di apprendimento ma anche dei tempi altrettanto veloci per dimenticare ciò che ha appreso, il corpo invece ha dei tempi più lunghi di apprendimento ma quando apprende, apprende per sempre: pensiamo ad esempio alla relativa facilità con cui alle scuole medie abbiamo imparato le lunghe dimostrazioni dei Teoremi di Pitagora e di Euclide (che adesso difficilmente sapremmo ripetere) e alla difficoltà che da bambini abbiamo avuto per imparare ad andare in bicicletta (su cui adesso, magari con qualche piccola sbandata, siamo capaci ancora di andare), la mente dimentica, il corpo no.
La proposta educativa del Prof. Kano, rivoluzionaria allora ed ancora oggi, è quindi questa: insegnare il principio morale attraverso il corpo affinché questo diventi parte dell’essere di ciascuno e non una sovrastruttura intellettuale.Il judo si presenta apparentemente come disciplina fisica, ma attraverso la pratica fisica presenta subito i suoi intendimenti morali ed educativi.
Stai cercando un buon libro sul judo?
Tutti i libri che vi proponiamo sono editi dalla nostra casa editrice:
Orari:
Sede di Via Trivulzio
A partire dai 16 anni:
Lunedì 19:00-20:00
M° Marco Marzagalli
Sede di Via Novara
A partire dai 16 anni:
Giovedì 19:00-20:00
M° Andrea Ranno
Il corso è tenuto da:
Marco Marzagalli – VI° dan Hanshi
Andrea Ranno - I° dan
I nostri insegnanti di judo:
Maestro:
Marco Marzagalli
Istruttori:
- Andrea Ranno
- Federico Bianchi
- Gaia Teti
- Giulia Marzagalli
Cinture nere:
Assistente istruttore di ginnastica:
Contatti:
Approfondimenti: