Anche quest’anno sta volgendo al termine e, come succede a scuola, abbiamo chiesto ai nostri insegnanti dei corsi per bambini di fare un piccolo resoconto su ciò che è stato fatto in questo periodo di lavoro: un’analisi di come sono stati i bambini e gli obiettivi futuri.
In questo articolo Marco Marzagalli, insegnante di Judo, ci racconta il suo lavoro.
A cura di Marco Marzagalli
La percentuale di frequenza dei bambini si attesta intorno al 70-75%. Il gruppo è composto quasi esclusivamente di bambini al primo anno di judo.
Il livello di impegno è migliorato, c’è stata un’attenzione crescente nel corso dell’anno e il livello di apprendimento è discreto. Salvo qualche eccezione, tutti i bambini necessitano di un miglioramento nella coordinazione psico-motoria e nella capacità di coordinazione. Il grado di attenzione che i bambini riescono a porre durante la lezione è abbastanza differenziato, in genere c’è attenzione ma non è automatico che questa si trasformi in comprensione del movimento proposto, proprio per quanto detto sopra.
Vi sono parecchi bambini che vivono la lezione con una minore attenzione alle cose che si fanno e si focalizzano di più sul “compagno da scegliere” o sul raccontarsi cose quando sono in coppia. Questo esula dall’età anagrafica, vi sono bambini più piccoli spesso più attenti di altri decisamente più grandi.
D’altro canto, escono da anni complessi, in cui la relazione è stata compromessa dal covid, e dove tutta una serie di capacità relazionali ed emotive vanno recuperate. Due parole riguardo alle cinture: non sono un premio, né un attestato di frequenza (per cui ad ogni fine anno va cambiata), per me e la scuola da cui provengo, sono semplicemente la manifestazione di ciò che si è in grado di subire senza rischi e, secondariamente, di quello che si sa fare.
Ovvero: resta cintura bianca chi non sa ancora cadere bene, in modo da indicarlo agli altri e non mettersi a rischio; passa cintura bianco/gialla chi cade abbastanza bene e sa eseguire discretamente un paio di tecniche di proiezione, sa combattere a terra e soprattutto sa stare attento, in modo che appena si mette in coppia col compagno sfrutta il tempo per fare, diventa cintura gialla chi sa muoversi bene e riesce a fare 4 diverse tecniche di proiezione e soprattutto non sbaglia mai a cadere, e così via. Il mio impegno è portarli a 18 anni a cintura nera, nel mentre la cintura serve a tenere chiusa la giacca…
E’ per questo motivo che difficilmente assegnerò loro la nuova cintura, non perché non si sono impegnati o non sono migliorati, ma solo perché il livello delle cadute non è ancora quello che mi aspetto da un cintura superiore.
E l’anno prossimo, sperando che il covid sia solo un ricordo, vorrei un maggiore interscambio fra gli allievi di judo delle nostre due sedi in cui insegno, e quindi la cintura indossata indica agli altri bambini il livello della proiezione che si può subire, e non vorrei troppe zuccate a terra…
Detto questo, qualche informazione pratica:
– I corsi proseguono fino al 25/6 al giovedì ore 17/18.
– I corsi riprendono il 5 settembre, saremo due insegnanti in contemporanea e l’ingresso dei bambini a lezione sarà scansionato, in modo da avere dei sottogruppi su cui lavorare più a fondo:
1) bambini di 6-7 anni ore 17/18;
2) bambini di 7-9 anni ore 17.15/18.15;
3) bambini di 9-10 anni ore 17.45/18.45;
4) ragazzi 11-14 anni ore 18-19
– Eventuali spostamenti potranno essere da me indicati in base alla corporatura e all’attenzione dei bambini, così come vorrei suggerire, in base anche ai gruppi, quale scegliere se l’età da più opzioni.
– La capienza della sala non è illimitata, per cui suggerisco di bloccare il posto con la preiscrizione, perché i posti che resteranno liberi saranno assegnati dal 1/9 ai nuovi iscritti
– Suggerisco vivamente ai maschietti di far lezione senza la maglietta sotto, che impedisce di traspirare
La percentuale di frequenza dei bambini si attesta intorno all’80%, è ancora più alta nel turno del mercoledì, dove sono rare le assenze. Il livello di impegno è molto buono, c’è molta attenzione alle lezioni e il livello di apprendimento è allineato, anzi leggermente superiore alla media, confermato da numerosi passaggi di cintura che attestano sicurezza nelle cadute e un livello adeguato di attenzione e consapevolezza a ciò che viene svolto.
Le differenze non sono tanto di capacità fisiche, ma di grado di attenzione che i bambini riescono a porre durante la lezione, per la maggioranza dei presenti è molto chiaro che ci si diverte apprendendo e facendo insieme (ed era questo l’obiettivo che mi ero prefissato inizialmente).
Vi sono però ancora taluni bambini che vivono la lezione con una minore attenzione alle cose che si fanno, e si focalizzano di più sul “compagno da scegliere” o sul raccontarsi cose quando sono in coppia. Questo esula dall’età anagrafica, vi sono bambini di 6 anni molto più attenti di altri di 9.
D’altro canto, escono da anni complessi, in cui la relazione è stata compromessa dal covid, e dove tutta una serie di capacità relazionali ed emotive vanno recuperate. Due parole riguardo alle cinture: non sono un premio, né un attestato di frequenza (per cui ad ogni fine anno va cambiata), per me e la scuola da cui provengo, sono semplicemente la manifestazione di ciò che si è in grado di subire senza rischi e, secondariamente, di quello che si sa fare.
Ovvero: resta cintura bianca chi non sa ancora cadere bene, in modo da indicarlo agli altri e non mettersi a rischio; passa cintura bianco/gialla chi cade abbastanza bene e sa eseguire discretamente un paio di tecniche di proiezione, sa combattere a terra e soprattutto sa stare attento, in modo che appena si mette in coppia col compagno sfrutta il tempo per fare; diventa cintura gialla chi sa muoversi bene e riesce a fare 4 diverse tecniche di proiezione e soprattutto non sbaglia mai a cadere, e così via. Il mio impegno è portarli a 18 anni a cintura nera, nel mentre la cintura serve a tenere chiusa la giacca…
Il Judo insegna il “miglior impiego dell’energia” ed è su questo che misuro gli allievi, spiegando ad esempio che, da quando si sono messi in coppia per provare una tecnica al momento in cui li ho interrotti, c’è stata una coppia che ha provato per 12 volte, 3 coppie che hanno provato 7-9 volte, e una che ha provato solo 2 volte in tutto (perché erano lenti a rialzarsi, perché parlottavano, perché non avevano voglia di sforzarsi) e cerco di portarli a comprendere che dopo 10 lezioni ci sarà chi ha provato quel movimento 90/120 volte e forse lo avrà imparato, e chi, facendolo solo 20 volte in dieci settimane, sarà ancora al punto di partenza.
E’ infatti solo con un processo di auto-responsabilizzazione che posso aiutare i bambini a crescere con un maggior grado di attenzione a ciò che fanno e ciò che li circonda.
Detto questo, qualche informazione pratica:
– I corsi proseguono fino al 25/6 al lunedì e mercoledì ore 17/18 presso la sede di via Trivulzio, chi è libero da impegni venga pure due volte, così recupera eventuali assenze.
– I corsi riprendono il 5 settembre, stessi orari. Invito però i bambini di 5.a elementare a contattarmi per valutare se proseguire questo turno o passare al successivo (lunedì ore 18/19), questo in base anche alla loro costituzione fisica.
– La capienza della sala non è illimitata, per cui suggerisco di bloccare il posto con la preiscrizione, perché i posti che resteranno liberi saranno assegnati dal 1/9 ai nuovi iscritti
– Suggerisco vivamente ai maschietti di far lezione senza la maglietta sotto, che impedisce di traspirare
La percentuale di frequenza non è stata alta, parecchi ragazzi si sono assentati, anche per più settimane.
Il corso ha risentito di ciò, specie perché il numero degli iscritti è stato abbastanza basso. Il livello di impegno è buono, c’è stata un’attenzione crescente nel corso dell’anno e il livello di apprendimento è discreto, in alcuni casi anche maggiore.
Colgo delle difficoltà di relazione interpersonale, ma d’altro canto, i ragazzi escono da anni complessi, in cui la relazione è stata compromessa dal covid, e dove tutta una serie di capacità relazionali ed emotive vanno recuperate.
Due parole riguardo alle cinture: non sono un premio, né un attestato di frequenza (per cui ad ogni fine anno va cambiata), per me e la scuola da cui provengo, sono semplicemente la manifestazione di ciò che si è in grado di subire senza rischi e, secondariamente, di quello che si sa fare.
Ovvero: resta cintura bianca chi non sa ancora cadere bene, in modo da indicarlo agli altri e non mettersi a rischio; passa cintura bianco/gialla chi cade abbastanza bene e sa eseguire discretamente un paio di tecniche di proiezione, sa combattere a terra e soprattutto sa stare attento, in modo che appena si mette in coppia col compagno sfrutta il tempo per fare, diventa cintura gialla chi sa muoversi bene e riesce a fare 4 diverse tecniche di proiezione in movimento e soprattutto non sbaglia mai a cadere, e così via. Il mio impegno è portarli a 18 anni a cintura nera, nel mentre la cintura serve a tenere chiusa la giacca…
E’ per questo motivo che difficilmente assegnerò loro la nuova cintura, non perché non si sono impegnati o non sono migliorati, ma solo perché il livello delle cadute non è ancora quello che mi aspetto da un cintura superiore.
E l’anno prossimo, sperando che il covid sia solo un ricordo, vorrei un maggiore interscambio fra gli allievi di judo delle nostre due sedi in cui insegno, e quindi la cintura indossata indica agli altri ragazzi il livello della proiezione che si può subire, e non vorrei troppe zuccate a terra…
Detto questo, qualche informazione pratica:
– I corsi proseguono fino al 25/6 al giovedì ore 18/19.
– I corsi riprendono il 5 settembre, stessi orari.
– Sono aperte le preiscrizioni
La percentuale di frequenza non è stata entusiasmante, parecchi ragazzi si sono assentati, anche per più settimane. Il corso ha risentito di ciò nel suo livello di coesione e di interscambio. I nuovi venuti si sono ben integrati e iniziano a sentirsi maggiormente a loro agio.
Colgo delle chiare difficoltà di relazione interpersonale, ma d’altro canto, i ragazzi escono da anni complessi, in cui la relazione è stata compromessa dal covid, e dove tutta una serie di capacità relazionali ed emotive vanno recuperate.
Il livello di impegno è stato comunque molto buono, c’è sempre un ottimo livello di attenzione e il livello di apprendimento è stato adeguato.
Segnalo che i ragazzi che sono ancora in una fase di crescita fisica trovano, in questi anni, delle difficoltà di coordinamento che chi invece ha terminato lo sviluppo non ha, e questo in taluni casi influisce sul miglioramento tecnico.
Due parole riguardo alle cinture: non sono un premio, né un attestato di frequenza (per cui ad ogni fine anno va cambiata), per me e la scuola da cui provengo, sono semplicemente la manifestazione di ciò che si è in grado di subire senza rischi e, secondariamente, di quello che si sa fare.
Ovvero: resta cintura bianca chi non sa ancora cadere bene, in modo da indicarlo agli altri e non mettersi a rischio; passa cintura gialla chi sa muoversi bene e riesce a fare 4 diverse tecniche di proiezione in movimento e soprattutto non sbaglia mai a cadere, arancione chi ha padronanza di 8 tecniche e sa subire diverse proiezioni a destra e sinistra con tranquillità, e così via.
Il mio impegno è portarli a cintura nera, nel mentre la cintura serve a tenere chiusa la giacca…
Detto questo, qualche informazione pratica:
– I corsi proseguono fino al 25/6 al lunedì ore 18/19.
– I corsi riprendono il 5 settembre, stessi orari
– Gradirei che i ragazzi/e che vanno alle superiori passassero al (cosiddetto) corso adulti che si tiene h.19/20.15 al lunedì in via Trivulzio e al giovedì h19/20.30 in via Novara 97, con facoltà in entrambe le lezioni di salire prima sul tatami e iniziare ad allenarsi in attesa della lezione.
– Suggerisco di bloccare il posto con la preiscrizione, perché i posti che resteranno liberi saranno assegnati dal 1/9 ai nuovi iscritti e al corso delle 18 passeranno diversi ragazzi che hanno frequentato quest’anno il turno delle ore 17