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Senpai

Arti marziali Milano

Quando si parla di arti marziali ci sono una serie di termini tecnici che piano piano, praticando, si impara a conoscere.

Sono termini che vengono usati per parlare di particolari pratiche, di particolari esercizi, di luoghi, di persone.

Oggi scopriamo insieme che cosa vuol dire SENPAI.

IL SIGNIFICATO

Letteralmente Senpai (si pronuncia con la m, sempai) è “Colui che precede un gruppo di persone” (in giapponese SEN colui che precede; PAI un gruppo di persone).

In ambito scolastico, ma anche sportivo, indica lo studente più anziano.

In giappone questo termine viene utilizzato per descrivere un rapporto personale (che può divenire anche molto stretto).

Senpai è grosso modo equivalente alla nozione occidentale di mentore, mentre kōhai equivale approssimativamente a colui che si mette sotto l’ala protettiva del più grande: è quindi il pupillo, idealmente il discepolo.

Se è vero che il rapporto Maestro-Allievo è una delle condizioni fondamentali per trasformare un corso di arti marziali in un Dojo, è anche vero che spesso si trascura, e non si dà la dovuta importanza alla figura del Senpai.

IL RUOLO​

In Giappone il rapporto tra Senpai e Kohai  è molto sentito, tanto da essere presente in tutte le componenti della società, negli uffici, nell’esercito, nelle scuole come in qualunque gruppo di persone che si uniscono per uno scopo comune e di conseguenza anche nelle arti marziali.

Il Senpai deve indicare con il suo atteggiamento e con la sua esperienza, un modello da seguire.

In una sorta di circolo virtuoso destinato, si spera, a non concludersi mai, i gradi Dan (i praticanti di più alto livell e più esperti) possono restituire ai gradi Kyu (le persone più inesperte) quello che loro in passato hanno ricevuto dai loro Senpai.

ESSERE SENPAI: UNA GRANDE RESPONSABILITA’

Il senpai deve tenere a mente che deve mostrare, con il suo atteggiamento e con la sua esperienza, un modello da seguire. Se il Senpai si comporta male o fà degli errori, il Kohai ripeterá gli stessi errori, perché gli allievi sono lo specchio dei Maestri ed i Kohai sono lo specchio dei Senpai.

Quindi il senpai ha una grande responsabilità nei confronti dei kohai.

Al Senpai il compito di guidare le cinture inferiori a trovare il loro posto e il giusto atteggiamento nei confronti del  Dojo; perchè una comunità che non ha cura di accogliere e far crescere i suoi nuovi arrivati è destinata a collassare su se stessa e inevitabilmente morire

Ma le responsabilità del Senpai non si fermano qui: il senpai ha anche una grande responsabilità  nei confronti del sensei (il maestro).

Il Senpai fornisce grande supporto al lavoro del sensei, in quanto avere dei bravi Senpai permette al Sensei di essere tranquillo che tutti gli allievi possano essere seguiti al meglio, anche quando diventano numerosi.

Infine il Senpai ha una responsabilità nei confronti del Dojo (della scuola).

Se un Sensei è forse il cuore e la mente del Dojo (è lui a diffondere la propria visione dell’arte marziale), i Senpai si possono definire le sue gambe, mentre i Kohai le braccia. Saranno le gambe a far muovere il Dojo sul sentiero del futuro senza di loro la scuola sarà costretta a essere “immobile”.

Ciò che si può imparare dalle arti marziali è che ciascuno di noi è nel contempo Senpai e Kohai: c’è sempre qualcuno con più esperienza da cui poter imparare e c’è sempre qualcuno a cui poter trasmettere la propria competenza o le proprie conoscenze.

 

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